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Riserva della Léfini

Riserva della Léfini

08.11.2012 (Mpoh / Repubblica del Congo)

A circa 150 chilometri a nord da Brazzaville comincia la riserva della Léfini. Grandi distese di praterie, abbellite da morbide colline e da macchie di rigogliose foreste, non aspettano altro che stupire visitatori come noi. Un cartello ai bordi della strada nazionale ci avverte che da li è possibile entrare nella riserva. Siamo a Mpoh. Facciamo subito conoscenza con il conservatore di quella regione e organizziamo una visita alla riserva per il giorno dopo. Ci vengono assegnate tre eco-guardie. Ci addentriamo per una decina di chilometri nella riserva e arriviamo ad un rifugio. Tre stanze da letto, possibilità di cucinare e... una terrazza con vista imperdibile. Ci troviamo sulla cima di una collina. Ai nostri piedi, duecento metri più in basso, un’enorme prateria finisce sulla fitta vegetazione di un fiume. Più in là alte colline si perdono a vista d’occhio verso il blù del cielo. Ci addentriamo una prima volta nel fitto della vegetazione con le tre eco-guardie. Cerchiamo gli elefanti ancora una volta. E ancora una volta non vediamo che tracce. Anche l’indomani, malgrado una levataccia alle quattro di mattina, niente. Ci riempiamo però gli occhi di una natura splendida. Guadiamo un fiume con l’acqua fino alla vita, mangiamo erbe e bacche mai viste e facciamo incontri ravvicinati. Daniele riesce in effetti a finire in una robusta ragnatela. Solo indietreggiando si accorge che il gentile proprietario è ancora attaccato alla camicia, all’altezza del cuore. Zampe lunghe e spigolose, abbondante corpo giallo e nero di una forma fantascientifica ha un diametro di 8-10 centimetri. Per fortuna decide di ritornare sulla sua disastrata tela prima di un intervento con machete di una rapida eco-guardia. Niente elefanti come già in Gabon. La vicinanza uomo-elefante, come per molte altre specie, incrina gli equilibri naturali. L’elefante è ingordo, devasta spesso le coltivazioni e può addirittura entrare nei villaggi per cibarsi di banane appena arrivate a maturazione. E’ specie protetta, ma per i locali una seria minaccia alla sopravvivenza. Perdere parte di un raccolto significa non avere sufficienti riserve alimentari per la famiglia. Vengono usati stratagemmi di ogni genere per mantenere gli elefanti fuori dai campi. La soluzione ultima, tenuta segreta all’interno del villaggio, è quella di abbattere i mastodonti. Si elimina il problema e in più il villaggio si trova con una grossa riserva di carne...

 

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