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Il monte Eloundem

Il monte Eloundem

28.09.2012 (Yaoundé / Camerun)

Yaoundé è la città dei sette colli. Il monte Eloundem è il più alto di tutti e sorge proprio nel quartiere Mendong, dove siamo ospiti di Tatiana, Charles, Francis e Tigo. Mentre Benjamin approfitta di una buona connessione internet per lavorare, Daniele comincia a guardare con sempre più voglia la vetta del monte. Durante una passeggiata serale con Tatà scopre che esiste un sentiero che sale. Alla prima giornata di sole, partenza. Un po’ d’acqua, del pane e della carne per Tatà e si parte. In Svizzera, almeno, i sentieri di montagna salgono zigzagando. In Camerun a quanto pare no. La base è giù e la cima è su, quindi il sentiero è una quasi-retta che collega i due punti. Una scarpinata impegnativa che ha però il vantaggio di guadagnare in fretta in altezza. Ci si immerge in coltivazioni di plantains, papaie, mais, manioca, igname e molto altro ancora. Yaoundé comincia piano piano ad apparire sempre più vasta finché, dopo una qualche ora immersi nel fitto della foresta, ci si ritrova sull’ultima salita. E’ una ripida radura aperta e senza vegetazione. Dei sassi sembrano creare una specie di tribuna. E la vista è incredibile. “Yaoundé” come ha detto un coltivatore durante l’ascensione “sarà ai tuoi piedi”. Ed è così. Yaoundé e i restanti sei colli sono a portata di mano. Sulla vetta una cappella ed una croce indicano che il monte è sacro e meta di pellegrinaggi da tutto il mondo. Una coppia, lui pastore in ritiro spirituale e lei una profonda credente, vivono da oltre nove mesi sopra al monte, in isolamento. Nascono vive discussioni a tema biblico seduti davanti alla loro umile dimora. Sulla vetta sgorga una fonte di acqua purissima e c’è anche una grotta. Si mette a piovere e la discesa, a passo di corsa, non dura che una ventina di minuti.

 

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